distretto culturale

memoria | identità | sviluppo

L’idea di creare un distretto economico e culturale del circuito storico dei Siti Reali e delle Residenze Borboniche nasce nell’ambito di un percorso di ricerca sviluppato, dal 1999 al 2003 presso il corso di laurea in conservazione dei beni culturali dell’Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa”, intorno ai principi del filone di studi e ricerche dell’economia della cultura.

Lo studio condotto successivamente:

  • è stato utilizzato nel dicembre 2003 come base di elaborazione di una proposta di progetto, avanzata dall’allora Soprintendenza Regionale per i Beni Culturali della Campania nell’ambito del bando ACRI “Progetto Sviluppo Sud” dedicato alla creazione di distretti culturali nelle regioni meridionali;

  • ha ricevuto nel maggio 2004 un prestigioso riconoscimento nell’ambito delle iniziative della SVIMEZ – Associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno, risultando vincitore del 1° premio dell’Edizione 2004 dei “Premi Pasquale Saraceno per studi sul Mezzogiorno” per tesi di laurea, tesi accademiche e opere edite;

  • ha dato vita nel marzo 2005 ad un’associazione culturale che ha avviato a Napoli e nel Sud Italia un’intesa attività di tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale dei Siti Reali sviluppando, al contempo, iniziative di sensibilizzazione e animazione culturale verso cittadini, imprese, istituzioni e territori.

L’idea di fondo che anima il progetto è che a partire dal recupero della memoria storica ed attraverso la partecipazione e il consenso delle comunità locali, è possibile promuovere una più ampia politica di tutela, promozione e sviluppo dell’identità culturale e territoriale della macro-regione del Sud Italia, con particolare attenzione al periodo storico compreso tra il XVIII e XIX secolo, in un’ottica di crescita civile e sviluppo socio-economico.

Bisogna che i monumenti cantino. E’ necessario che essi generino un vocabolario. Creino una relazione, contribuiscano a creare una società civile. La memoria storica, infatti, non è un fondo immobile in grado di comunicare comunque, bisogna sapere come farla riaffiorare, va continuamente rinarrata. Anche perché se il patrimonio culturale non entra in relazione con la gente, declinando linguaggi diversi e parlando a tutti, rischia di morire, incapace di trasmettere senso e identità a una comunità

 (Paul Valéry)

 

Il cuore di una comunità è il suo patrimonio culturale. Tutelarlo, valorizzarlo, renderlo pubblico e fruibile è uno dei compiti irrinunciali di quanti sono chiamati, a diverso titolo, a proteggerlo quale fondamento per la democrazia, il benessere, la solidarietà e la crescita. La partecipazione, il consenso delle comunità locale e la riscoperta delle proprie radici rappresentano, dunque, condizioni primarie per salvaguardare e promuovere il patrimonio dei Siti Reali, affinché, inoltre, le nuove generazioni non perdano traccia, memoria e coscienza dei valori di cui esso è portatore attivo.

(Alessandro Manna)

 

Il Distretto Culturale dei Siti Reali© – progetto di sviluppo e coesione territoriale – si propone di rafforzare il processo di tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale dei siti borbonici in connessione con altri settori di attività e le infrastrutture del territorio, al fine di generare valore, qualità e opportunità strategiche per i siti culturali individuati e le attività connesse e accrescerne il coordinamento, l’integrazione, la reputazione, l’immagine, la competitività e l’attrattività su un piano locale, nazionale, euro-mediterraneo ed internazionale.

Il Distretto Culturale, pertanto, rappresenta un sistema di relazioni (formali/informali) che promuove l’identità culturale collettiva e favorisce la convergenza e la collaborazione tra gli attori del territorio (pubblici/privati) e la definizione di programmi e azioni integrate, secondo una logica di concertazione delle strategie d’intervento e di condivisione di metodi e criteri di attività, a partire dalle naturali vocazioni dei territori di riferimento.

Per il raggiungimento di detti obiettivi il Distretto Culturale – attraverso l’Associazione per i Siti Reali e le Residenze Borboniche APS/ETS– organizza le sue attività secondo due linee d’intervento (ISTITUZIONALE | OPERATIVA) intorno a tre aree strategiche:

  1. partecipazione e coesione;
  2. ricerca e innovazione;
  3. fruizione e promozione;

L’Associazione per i Siti Reali e le Residenze Borboniche nasce nel marzo 2005 e successivamente nel dicembre 2008 si costituisce quale soggetto ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) con atto di autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate della Campania. Da agosto 2023 è iscritta al RUNTS, sezione “Associazioni di promozione sociale” con l’attribuzione della Personalità Giuridica.

L’Associazione si propone quale punto di incontro e confronto per continuare a far rivivere l’identità culturale e rinarrare la memoria storica della macro-regione “Due Sicilie” del Sud Italia in un’ottica di crescita civile e sviluppo sostenibile, attraverso la partecipazione e il consenso delle comunità locali.

La mission dell’Associazione è quella di concorrere, nell’interesse pubblico e collettivo, a rafforzare le azioni di tutela, fruizione, promozione e valorizzazione del complesso e inestimabile patrimonio delle eredità culturali “borboniche” a partire dal circuito dei Siti Reali e delle Residenze Borboniche a Napoli e nel Mezzogiorno d’Italia, in aree territoriali di forte valenza ambientale, paesaggistica, culturale, artistica, architettonica, archeologica, artigianale ed enogastronomica.

Tale obiettivo strategico è perseguito attraverso la creazione di un distretto economico e culturale e la cooperazione tra istituzioni pubbliche, operatori privati e cittadini del contesto di riferimento.

A tal fine, l’Associazione ha avviato dal 2005 un’intensa attività di sensibilizzazione e animazione e realizzato una serie di progetti, eventi ed iniziative, ottenendo importanti riconoscimenti dall’OCSE, Presidenza della Repubblica, Camera dei Deputati e Senato della Repubblica e raggiungendo importanti risultati – grazie anche al sostegno di cittadini e collaborazioni sviluppate con enti e organizzazioni locali e nazionali – come ad esempio:

  • il ciclo di incontri Pubblico e privato nel settore culturale: prospettive e strategie per i Siti Reali borbonici in Campania (in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”);
  • il progetto didattico Scuole in rete. Insieme per i Siti Reali (in collaborazione con la Regione Campania);
  • il progetto di valorizzazione Viaggio in Campania. Le Stagioni nei luoghi dei Borbone (in collaborazione con la Regione Campania, MiBAC e MIUR);
  • la Campagna SALVIAMO Carditello, Tesoro d’Italia, Patrimonio dell’Umanità che ha portato nel 2013 all’acquisizione della Reggia di Carditello da parte del MIBACT (in collaborazione con enti, associazioni e cittadini del territorio campano e nazionale);
  • il progetto di valorizzazione L’Europa delle Corti da Capodimonte a Portici. Napoli tra residenze e giardini reali realizzato (in collaborazione con MiBAC e ex Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”);
  • l’istituzione del Centro di Documentazione e l’iniziativa Premio Siti Reali;
  • il progetto di valorizzazione dell’itinerario delle Residenze Borboniche e la Campagna UNESCO per il riconoscimento delle 13 Residenze Borboniche di Napoli e del Sud Italia.

SCARICA lo statuto dell’Associazione

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