in programmazione

Salviamo il Dazio Borbonico di Napoli Est

Appello a istituzioni, imprese e terzo settore per avviare un progetto di valorizzazione e rigenerazione urbana

Ciclo-itinerario con partenza dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli per promuovere il recupero e rilancio dell’edificio neoclassico dell’ottocentesco Muro Finanziere

Appena oltre la via Reggia di Portici – l’antica direttrice che conduceva dalla costa di Napoli verso l’omonimo sito borbonico e le Calabrie – al civico 33 di via Ponte dei Granili, alle porte del quartiere di San Giovanni a Teduccio, poco più in là del moderno groviglio di sopraelevate autostradali, depositi di container e cantieri navali, resiste al tempo, all’incuria e al degrado quel che resta del dazio di epoca borbonica, elegante edificio progettato da Stefano Gasse, uno dei maggiori esponenti dell’architettura neoclassica del primo Ottocento a Napoli, autore, tra gli altri, dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e del real edificio dei Ministeri borbonici, oggi noto come Palazzo San Giacomo sede del Comune di Napoli.

L’edificio storico, insieme ad un secondo omologo in origine situato al lato opposto della strada, era parte di una delle diciannove “barriere daziarie” che componevano il “muro finanziere” ovvero l’ultima cinta muraria della città di Napoli voluta dal re Ferdinando I delle Due Sicilie nel 1824, progettata dall’architetto Stefano Gasse e costruito dal 1826 al 1831 sotto il re Francesco I.

Oltre alla barriera di Napoli est, la prima ad essere costruita, ancora oggi è possibile rintracciarne altre tre ubicate rispettivamente a Poggioreale, all’ingresso del Cimitero Monumentale, che ospiterà la stazione “Poggioreale” della Metropolitana di Napoli – linea 1; a Capodichino, in piazza Giuseppe Di Vittorio, ex scuola elementare oggi sede della Polizia Municipale; a Miano presso la “porta Bellaria” d’ingresso al Real Bosco di Capodimonte, oggi abitazione privata.

L’Associazione Onlus “Siti Reali”, presieduta da Alessandro Manna, lancia un appello alle istituzioni locali e nazionali (Comune di Napoli, Città Metropolitana di Napoli, Regione Campania e Ministero della Cultura), al mondo universitario e della ricerca, al terzo settore e alle forze economiche e produttive del territorio affinché il dazio dei Granili, ridotto a mezzo rudere tra cumuli di immondizia, sia strappato al forte degrado e abbandono attraverso un progetto di recupero e valorizzazione che restituisca all’edificio storico la sobria e monumentale eleganza e una nuova funzione culturale, sociale e d’innovazione seguendo la positiva esperienza del vicino polo universitario di San Giovanni a Teduccio, best practice europea e simbolo di rigenerazione urbana di Napoli Est.

Per avviare un percorso di recupero della memoria storica dei luoghi borbonici e favorire una specifica progettualità, l’Associazione Siti Reali Onlus ha programmato per sabato 29 gennaio 2022 alle ore 10:30 un ciclo-itinerario con partenza dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli che, attraverso un ideale viaggio del gusto neoclassico nella Napoli dei Borbone, ricongiungerà le opere archeologiche dell’antico “Real Museo Borbonico” con l’architettura dei Granili, la cui ispirazione al modello antico è ancora oggi riconoscibile grazie alle colonne in facciata in stile dorico.

Appuntamento alle 11:30 a via Ponte dei Granili, 33, Napoli per le persone che si muoveranno in autonomia per raggiungere il dazio borbonico.

3891034905 booking@sitireali.it 

dove: via Ponte dei Granili, 33, Napoli

29 gennaio 2022: ore 11:30 – appuntamento al Dazio Borbonico | ore 10:30 partenza ciclo-itinerario dal MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Scheda Dazio Borbonico | prof. Giuseppe PIGNATELLI SPINAZZOLA

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